martedì, luglio 22, 2008
posted by Fabrizio Giannone at 09:54
Attraverso il piazzale. Il pensiero fisso su quel punto. Le cicale sono l'unico segno di vita, continuo il loro sfregare mi accompagna al di là del piccolo spazio che mi divide dalla macchina. Tolgo l'antifurto con un gesto automatico, apro la porta e scivolo dentro. L'ultimo a uscire dall'ufficio come succede ormai da tempo. La bimba parte al primo colpo ed il suo vibrare mi rilassa. Indosso gli occhiali da sole, poso portafogli e telefonino sul sedile del passeggero. Anche lì nessuno.
Esco dal parcheggio dopo aver aperto il cancello, mi lascio alle spalle una giornata lunga e calda. Il braccio fuori dal finestrino, il vento mi accarezza, i pensieri come miele si accodano nel cervello. Accelero, forse mi aiuterà a dimenticare. Il suo volto pian piano perde i colori, i lineamenti. Il sorriso si trasforma in una fessura. Si allontana.

Felice abbandono la provincia.