lunedì, luglio 31, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 08:10

Ingredienti
5/10 di Tequila
3/10 di Triple Sec
2/10 di succo di lime o di limone
Uno spicchio di lime o di limone
Sale fino

Procedimento
Inumidire il bordo del bicchiere con lo spicchio di lime o di limone e poggiarlo su un piattino pieno di sale; far raffreddare il bicchiere molto bene nel freezer. Mettere alcuni cubetti di ghiaccio nello shaker e aggiungere gli altri ingredienti. Agitare bene per 6-8 secondi e versare nel bicchiere. Il cocktail è pronto.



'Giorno. Non per essere ripetitivi, ma è nuovamente lunedì. Ormai l'unico gesto che mi viene naturale è raggiungere il condizionatore e accenderlo. Alla radio hanno iniziato la programmazione estiva, il che mi ricorda che ho necessità di ferie. Come se ce ne fosse bisogno.

Una specie di noia cosmica si è impossessata di me; da una parte della scrivania ci sono alcune proposte di vacanza, dall'altra una lista di cocktails con le istruzioni per la preparazione. Chiaramente è la postazione di lavoro di un programmatore, impossibile sbagliarsi. Tutto procede sempre più lentamente; vorrei andarmene via, ma ho bisogno di impegnare la testa, di non lasciare andare via lei, di impegnarla in disconnessi pensieri. La pancia non trema ormai da tempo. Non parliamo del cuore. Stufo della ricerca. Voglioso di trovare.
Un piacevole discorso sabato mattina mi ha ricordato che nella vita non ho mai voluto l'innamoramento, solo l'amore. Questi due sentimenti, spesso provati per la stessa persona, sono così diversi, uno scompare per lasciare spazio alla fantastica e piacevole violenza dell'altro. Ma non è più successo. Nessuno mi ha più veramente toccato. Da troppo tempo. Ho permesso a qualcuno di avvicinarsi, ma più che ferite non ho trovato il giorno successivo. Nessuno ha iniziato a raccontarsi davvero.
Ora vorrei passare questo lunedì. Vorrei un margarita. Vorrei una compagna. Voglio qualcosa per me.
 
venerdì, luglio 28, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 17:23
Questo è tutto quello che penso oggi di quello strano sentimento che si chiama amore, ogni volta è stata così. Spero lo sia per sempre. Ho solo bisogno di ferie.

Fly me to the moon
Let me sing among those stars
Let me see what spring is like
On jupiter and mars

In other words, hold my hand
In other words, baby kiss me

Fill my heart with song
Let me sing for ever more
You are all I long for
All I worship and adore

In other words, please be true
In other words, I love you
 
posted by Fabrizio Giannone at 10:33
Venerdì mattina, questa volte dolce. Piano piano il calore del mio corpo sta tornando. Volver. Sempre lontana, ma pian piano inizio di nuovo a vederla. La strada. Lo scopo. Sto cercando di capire che nella vita ci sono cose che non si possono avere; non ora, o almeno non nel modo che voglio io. Accettare o accontentarsi? Due parole che sembrano simili, ma che nella mia vita hanno significato sempre il giorno e la notte; accettare quello che non può essere o accontentarsi di quello che è? Il tiepido calore della mediocrità o l'insopportabile bruciare della perfezione? Per cosa è fatta la mia vita?

Un'estate fa
la storia di noi due,
era un po' come una favola.
Ma l'estate va
e porta via con sé,
anche il meglio delle favole.
L'autostrada è la, ma ci dividerà.
La mia strada della vacanza,
segnerà la tua lontananza.
Un'estate fa, non c'eri che tu...
Ma l'estate somiglia a un gioco,
è stupenda ma dura poco... poco... poco... poco...
Torno a casa mia
e torni pure tu:
sono cose che succedono.
Un'estate fa
che mi regalerà
un autunno malinconico, senza te.
L'autostrada è la, ma ci dividerà.
La mia strada della vacanza, segnerà la tua lontananza.
Un'estate fa, non c'eri che tu...
Ma l'estate somiglia a un gioco,
è stupenda ma dura poco... poco... poco... poco...
E finisce qui la storia di noi due:
due ragazzi che perdono...
Un'estate fa
la storia di noi due
era un po' come una favola
 
giovedì, luglio 27, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 08:12
6/10 di Rhum bianco
3/10 di succo fresco di limone o di lime
1/10 di sciroppo di zucchero

Mettere alcuni cubetti di ghiaccio nello shaker e aggiungere gli altri ingredienti. Agitare bene per 6-8 secondi e versare nel bicchiere. Servire non decorato. Il cocktail è pronto.

E' partita la voglia di estate. Quella roba che uno sente dentro, senza sapere se hai mangiato troppo la sera prima o se ha esagerato con gli aperitivi. Serata strana anche quella di ieri sera. Partita più in salita che non si può, con una mezza crisi di personalità, con il solo brancolare nel buio trasformatasi in una piacevole serata in quel di Nizza...per carità non sarà la donna della mia vita, ma una serata la sa far passare. Pessimo. In cerca di amore.

Stamattina mi sento bene. Il respiro si è rifatto regolare. Continua a mancare qualcuno a cui parlare sul serio, ma la mia bella maschera è di nuovo al suo posto. Immaturo. Ferito.

 
mercoledì, luglio 26, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 11:11
Mercoledì. Continua a fare un caldo insensato, del tipo che sono ormai incollato alla sedia dell'ufficio senza alcuna possibilità di alzarmi. Mattinata di buoni propositi. Svegliato, sempre troppo presto, ma stranamente di buon umore ho deciso di vestirmi come un pagliaccio...pantaloni a quadri blu e azzurri, tshirt personalizzata, capelli alla cazzo di cane.
20 minuti dopo iniziavo già a chiedermi che senso avesse vestirsi come un teenager a 30 anni. Ho voglia di trovare. Mi sono dimenticato come si fa a cercare.
Stamattina piacevole conoscenza al bar. Era qualche giorno che la vedevo far colazione, oggi non ho potuto fare a meno di chiederle una qualsiasi cazzata tanto per presentarmi. Risultato: ho una sigaretta che non fumerò, conosco un nome che magari non chiamerò mai. Passo avanti rispetto ai giorni successivi, comunque continuo a guardare ogni donna che incontro cercando di capire se sarà la mia compagna per il resto della vita. Mi sento malato, non riesco più a vivere la mia vita con la gioia e la semplicità di una volta. So chi mi ha portato via tutto ciò, non posso chiederglielo indietro. Mondi nuovi. Ricordi stagnanti. Soffoco.
Cerco di interagire più possibile col mondo esterno. Famiglia. Amici. Lavoro.
Purtroppo è tutto per necessità. Fra un pò so che finirà dinuovo, tornerò a stufarmi delle relazioni, delle persone. Delle situazioni. Mancanza di equilibrio. Mi sbatto per tutto solo per non pensare a ciò che davvero mi fa male. MANCA.
 
martedì, luglio 25, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 11:46
Credo che ogni rinascita richieda una morte. Una qualche forma di violenza deve generarne un'altra. La morte.
In questi giorni il pensiero ha tremato a lungo. Mi sono come risvegliato in una notte senza stella polare, la strada improvvisamente è diventata invisibile. La fatica con la quale avevo fatto un passo dietro l'altro si è rivelata vana, i compagni di viaggio mi hanno abbandonato. Forse non sono mai stati lì con me. Questo mi spaventa, ma soprattutto mi fa arrabbiare, mi fa sentire impotente. Quello che aspetto ora è la morte. La rinascita ne sarà la semplice conseguenza.
 
lunedì, luglio 24, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 07:57
Il lunedì. Nuovamente e inutilmente.
Oggi voglia di paternità. Come sempre la si scaccia, continuo a dirmi che è solo un modo di riempire quel buco che è qui. Il cuore.
Questa settimana è rimasto sotto sforzo, illusioni, mancanze e delusioni, arrivato al sabato si è semplicemente fermato. Non ha più motivo di battere. Ora sono qui a chiedermi perchè. Fino a poche settimane fa mi sentivo in prigione, non compreso, trattato male, con il mondo fuori a cercarmi, a morire dalla voglia di capire chi fossi. A fianco persone che allora non si curavano di me, fino a portarmi, trascinarmi per i capelli a comportarmi male per ritornare ad avere un sorriso, un gesto di interesse. Oggi quelle persone non ci sono più. Sono occupate a dare amore altrove. Oggi mancano. Come l'aria.
Continuo a ripetermi che è solo paura di stare solo, paura di dover reiniziare da un'altra parte. Quanto odio quei periodi di poca confidenza. Quanto odio quella sensazione che si ha quando non si sa chi sia la persona con la quale si condivide il letto. Il sesso. L'amore. Vorrei urlare, piangere, scappare, scomparire. Solo male e odio quello che si è fermato qui. Estrema violenza. Cattiverie. Mi sento dinuovo nudo, indifeso, stanco. E in tutto questo la soluzione...un figlio, un tattuaggio, un appartamento. Perchè non riesco a crescere. Affrontare il dolore della vita. Perchè sono in un ufficio e l'unica cosa a cui riesco a pensare è che vorrei piangere?
Ho bisogno di aiuto e non so a chi chiederlo. Per ora piango.
 
venerdì, luglio 21, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 09:35
C'è un baco. Ne ho trovato un altro. E' estate, non dovrei essere in un ufficio dall'atmosfera artificiale, difronte ad un computer, con la quasi assoluta certezza che le uniche parole che oggi scambierò saranno quelle con clienti non proprio felicissimi. Piatto.
Il mare, ma anche solo il fiume, un campo...quello che volete insomma...che non sia fatto di grezzo cemento...è troppo lontano. Stacca la spina! Giorno di ferie da prendere, necessità di smettere di abusare del mio tempo. Bisogno di iniziare dinuovo a costruire. Mancano gli amici, le risate senza pensieri. C'è il lavoro. Solo quello. Tornare a ridere e a far ridere.

Hell is gone and heaven's here
There's nothing left for you to fear
Shake your arse come over here
Now scream
I'm a burning effigy
Of everything I used to be
You're my rock of empathy, my dear

So come on let me entertain you
Let me entertain you

Life's too short for you to die
So grab yourself an alibi
Heaven knows your mother lied
Mon cher
Separate your right from wrongs
Come and sing a different song
The kettle's on so don't be long
Mon cher

So come on let me entertain you
Let me entertain you

Look me up in the yellow pages
I will be your rock of ages
Your see through fads and your crazy phases yeah
Little Bo Peep has lost his sheep
He popped a pill and fell asleep
The dew is wet but the grass is sweet my dear

Your mind gets burned
With the habits you've learned
But we're the generation that's got to be heard
You're tired of your teachers and your school's a drag
You're not going to end up like your mum and dad

So come on let me entertain you
Let me entertain you
Let me entertain you

He may be good he may be outta sight
But he can't be here so come around tonight
Here is the place where the feeling grows
You gotta get high before you get taste the lows
So come on

Let me entertain you
Let me entertain you
So come on let me entertain you
Let me entertain you

Come on come on come on come on
Come on come on come on come on
Come on come on come on come on
 
mercoledì, luglio 19, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 13:19
Caldo. Fa troppo caldo. La mente non funziona più in maniera adeguata. Lo scopo della giornata ormai diventa rapidamente passare la stessa incolume. Sconnesso. Pensieri fissi, tatuaggio e casa. Veloce sondaggio...al quale spero risponda qualcuno...quale dei due...comunque sia andra sul polso destro!!! Please, responde to me!




 
martedì, luglio 18, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 08:31
Sempre più strana. La vita è sicuramente la cosa più strana che ti possa succedere. Non dimenticarlo mai. Pelle. Ieri sono andato a prenotare il tatuaggio. Acconto. Ora non si torna indietro. La vita si fa sempre più strana. Persone dolci con cui abbandonarsi, per uscire per poche ore dalle proprie malattie. Troppo poco. La vita torna comunque a chiedere il conto, se non subito, sarà la mattina successiva. Scappi, lontano, il più possibile. Non vuoi sentire il male. Si, perchè da qualche parte là in fondo si sente dolore per le carezze non ottenute, per le bugie ascoltate. I ricordi. Non posso. Non devo. Confusione.
Traslcido. Tutto si fa sbiadito. Le persone che dicevano volermi bene sono scomparse. Chiaramente non mi comprendono. Io stesso non mi ascolto più; le giornate passano vivendomi, senza chiedermi nemmeno più come sto. Passivo.
Pretese. Di amore, di sentimenti. Persone che non condividono con me nulla. Io che non convido con il cielo nulla. Eppure là fuori qualche nuovo mondo mi chiama. Curioso di capire se sono un pensiero affidabile o no. No. Non lo sono. L'instabilità si è di nuovo impossessata di me. I pensieri ormai sono lividi. A volte vuoti. Qui si muore e non in silenzio.


Barry White, saved my life
And if Barry White, saved your life
Or got you back with your ex-wife
Sing Barry White, Barry White, it's alright.
Now I was watching Banachek
My mind's eye
right back when i was a seed
and learning 'bout life
At night they came together and gave me sight
He said it's better doing this, than sucking on a pipe
Now when she came over, she brought the discus
On and on, she promised to kick this
EWF, stole my breath
When he finished, there was nothing left
Chorus.
Over and over, 'til it's ready
Sing about it low and fat like J. P. Ghetti
We make it happen, ass slappin'
Sitting on the point to where you never catch us nappin'
CO efino, he got the money grips
No parking for Saturday night and the pips
The pips know the hymns, they singing along
Like knowing the verbs is gonna keep you from the twilight
Ummmmm Do a little like that
Barry White, Barry White, You know it's alright


 
lunedì, luglio 17, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 08:28
Lunedì. Ho sempre più l'idea che andrebbe abrogato. Stanco. Da morire, anche questa notte ho dormito poche ore; dalle due alle cinque non è sufficiente. Gli occhi iniziano ad essere pesti. Senza anima.
Ho bisogno. Voglio cambiare, questo strano modo di vivere le cose. Di lasciarsi vivere dalle cose. Ma i ricordi; non è proprio possibile dividermi da loro, ormai non è più questione di tempo è questione di ferite aperte. Difficili da risanare. Difficile aprire il cuore. Forse è solo lì la questione. Buttarsi in storie che richiedono il dieci per cento scarso dei miei cieli per sopravvivere o aprirsi a storie che potrebbero arricchirmi...soffrire.
Voglio il mare. Le mie ali nere. Il mio mantello.
 
domenica, luglio 16, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 11:59
...dritto al cervello. Ci sono cose non vanno, ormai chiaramente. Le redini si sono nuovamente perse. L'obbiettivo è sempre più lontano, inizia a non vedersi più. L'alba non arriva.
Rivoglio il controllo. Non basta più la disobbedienza. Cresci cresci cresci...
Il caos nei sentimenti...che mancano...inizia a darmi alla testa. Continuo a cercare e ad aspettare quello che non c'è.

"curo le foglie, saranno forti...solo se riesco ad ignorare che gli alberi son morti"
 
mercoledì, luglio 12, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 09:56
E' solo un pò di me che se ne va.
Serata strana quella di ieri. Vissuta in maniera strana. Rosario della tata di quando ero piccolo. Persone lontane nel tempo. Lontane dai pensieri di oggi. Eppure basta uno sguardo e ti sembra di aver inventato la macchina del tempo. Sei dinuovo là.
Quante cose uno si aspetta. Quante no.
Poi casa. Ti aspetteresti, anzi io mi aspetto la vicinanza delle persone di oggi, o almeno di alcune. Ed invece un veloce sms ti fa capire che non puoi chiedere alle persone che non hanno nulla da dare se non poco tempo, poche parole e nessun sentimento. Mancanza di condivisioni.
Poi dolcezza. Non ti aspettersti nulla da altre persone che passano nella tua vita per caso, forse ansiose di scoprire in te quello che non hanno capito non esistere, ed invece queste raddrizzano i pensieri. Non più esili.
Io. La ricerca continua di una personalità, di un filo conduttore, di qualcosa da essere, mi hanno fatto dimenticare che ancora non sono nulla, se non un oggetto immerso in un mare di indifferenza. Freddo.
Forse sabato tatuaggio. Per non dimenticare le cose che ho vissuto, quelle che hanno avuto importanza e quelle che ne avranno. Forse no.
Periodo in bilico. Ma ormai mi ci ritrovo. Il viso non è più solcato dalle lacrime. La schiena è bella dritta. Il vento non lo soffro più.
 
martedì, luglio 11, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 15:52
Sono quasi le quattro, fa un caldo porco, alla radio trasmettono musica inutile. Tra la mia scrivania e quella del mio collega iniziano a intravedersi i miraggi. Aggiungiamoci che ho dormito circa mezz'ora stanotte. STANCO.
Nella testa risuona una canzona, tra la confusione delle persone che mi ruotano attorno. Non riesco a prendere decisioni, ma neanche a fare miei punti di vista. STRONZO.
A chi soffre per colpa mia e a chi mi fa soffrire (per lo più io stesso). Anche questa mi fa stare bene, e così la sento mia.

Please allow me to introduce myself
I'm a man of wealth and taste
I've been around for a long, long years
Stole many a man's soul and faith

And I was 'round when Jesus Christ
Had his moment of doubt and pain
Made damn sure that Pilate
Washed his hands and sealed his fate

Pleased to meet you
Hope you guess my name
But what's puzzling you
Is the nature of my game

I stuck around St. Petersburg
When I saw it was a time for a change
Killed the czar and his ministers
Anastasia screamed in vain

I rode a tank
Held a general's rank
When the blitzkrieg raged
And the bodies stank

Pleased to meet you
Hope you guess my name, oh yeah
Ah, what's puzzling you
Is the nature of my game, oh yeah
(woo woo, woo woo)

I watched with glee
While your kings and queens
Fought for ten decades
For the gods they made
(woo woo, woo woo)

I shouted out,
"Who killed the Kennedys?"
When after all
It was you and me
(who who, who who)

Let me please introduce myself
I'm a man of wealth and taste
And I laid traps for troubadours
Who get killed before they reached Bombay
(woo woo, who who)

Pleased to meet you
Hope you guessed my name, oh yeah
(who who)
But what's puzzling you
Is the nature of my game, oh yeah, get down, baby
(who who, who who)

Pleased to meet you
Hope you guessed my name, oh yeah
But what's confusing you
Is just the nature of my game
(woo woo, who who)

Just as every cop is a criminal
And all the sinners saints
As heads is tails
Just call me Lucifer
'Cause I'm in need of some restraint
(who who, who who)

So if you meet me
Have some courtesy
Have some sympathy, and some taste
(woo woo)
Use all your well-learned politesse
Or I'll lay your soul to waste, um yeah
(woo woo, woo woo)

Pleased to meet you
Hope you guessed my name, um yeah
(who who)
But what's puzzling you
Is the nature of my game, um mean it, get down
(woo woo, woo woo)

Woo, who
Oh yeah, get on down
Oh yeah
Oh yeah!
(woo woo)

Tell me baby, what's my name
Tell me honey, can ya guess my name
Tell me baby, what's my name
I tell you one time, you're to blame

Oh, who
woo, woo
Woo, who
Woo, woo
Woo, who, who
Woo, who, who
Oh, yeah

What's my name
Tell me, baby, what's my name
Tell me, sweetie, what's my name

Woo, who, who
Woo, who, who
Woo, who, who
Woo, who, who
Woo, who, who
Woo, who, who
Oh, yeah
Woo woo
Woo woo
 
posted by Fabrizio Giannone at 10:23
Scadiamo nel commerciale (almeno per l'inizio di questo post) e facciamo i complimenti alla nazionale...anche se in fondo non mi è mai fregato un k...o di calcio...comunque sia...poh popopopo...

I'm gonna fight 'em all
A nation army couldn't hold me back
They're gonna rip it off
Taking their time right behind my back

And I'm talking to myself at night
Because I can't forget
Back and forth through my mind
Behind a cigarette
And the message coming from my eyes
Says leave it alone

Don't want to hear about it
Every single one's got a story to tell
Everyone knows about it
From the Queen of England to the hounds of hell

And if I catch it coming back my way
I'm gonna serve it to you
And that aint what you want to hear
But thats what I'll do
And the feeling coming from my bones
Says find a home

I'm going to Wichita
Far from this opera for evermore
I'm gonna work the straw
Make the sweat drip out of every pore
And I'm bleeding, and I'm bleeding, and I'm bleeding
Right before the lord
All the words are gonna bleed from me
And I will sing no more
And the stains coming from my blood
Tell me go back home

The hottest songs from The White Stripes
 
lunedì, luglio 10, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 09:11

Dopo le scene da guerriglia urbana di ieri sera, le parole dolci prima di andare a dormire (inaspettate) e il sonno pesante di chi, un'altra sera ancora ha esagerato, ecco una canzone che mi fa piangere!

A few questions that I need to know
how you could ever hurt me so
I need to know what I've done wrong
and how long it's been going on
Was it that I never paid enough attention?
Or did I not give enough affection?
Not only will your answers keep me sane
but I'll know never to make the same mistake again
You can tell me to my face or even on the phone
You can write it in a letter, either way, I have to know
Did I never treat you right?
Did I always start the fight?
Either way, I'm going out of my mind
all the answers to my questions
I have to find

My head's spinning
Boy, I'm in a daze
I feel isolated
Don't wanna communicate

I'll take a shower, I will scour
I will rub
To find peace of mind
The happy mind I once owned, yeah

Vexing vocabulary runs right through me
The alphabet runs right from A to Z
Conversations, hesitations in my mind
You got my conscience asking questions that I can't find

I'm not crazy
I'm sure I ain't done nothing wrong, no
I'm just waiting
'Cause I heard this feeling
won't last that long

Never ever have I ever felt so low
When you gonna take me out of this black hole?
Never ever have I ever felt so sad
The way I'm feeling yeah, you got me feeling really bad

Never ever have I had to find
I've had to dig away to find my own peace of mind
I've Never ever had my conscience to fight
The way I'm feeling, yeah, I just don't feel righ

I'll keep searching
Deep within my soul
For all the answers
Don't wanna hurt no more

I need peace, got to feel at ease
Need to be.
Free from pain - going insane
My heart aches, yeah

Sometimes vocabulary runs right through my head
The alphabet runs right from A to Z
Conversations, hesitations in my mind
You got my conscience asking questions that I can't find

I'm not crazy,
I'm sure I ain't done nothing wrong
I'm just waiting
'Cause I heard this feeling won't last that long

Never ever have I ever felt so low
When ya gonna take me out of this black hole?
Never ever have I ever felt so sad
The way I'm feeling yeah, you got me feeling really bad

Never ever have I had to find
I've had to dig away to find my own peace of mind
I've Never ever had my conscience to fight
The way I'm feeling, yeah, I just don't feel right x4

You can tell me to my face,
You can tell me on the phone,
Uh, You can write it in a letter, babe
'Cause I really need to know

You can tell me to my face
You can tell me on the phone
Uh, You can write it in a letter, bab
'Cause I really need to know

You can write it in a letter, babe
You can write it in a letter, babe
 
sabato, luglio 08, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 11:55
Forse la stanchezza del lavoro, forse la vita privata inesistente ma comunque complessissima, mi portano sempre pensieri densi. Pesantezza. In tutto questo mi spunta fuori una bella canzone italiana, che mi fa stare bene...

Ho questa foto di pura gioia
E' di un bambino con la sua pistola
Che spara dritto davanti a se
A quello che non c'è Ho perso il gusto,
non ha sapore
Quest'alito di angelo che
mi lecca il cuore
Ma credo di camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Arriva l'alba o forse no
A volte ciò che sembra alba Non è
Ma so che so camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Rivuoi la scelta,
rivuoi il controllo
Rivoglio le mie ali nere,
il mio mantello
La chiave della felicità è la disobbedienza in se
A quello che non c'è
Perciò io maledico il modo in cui sono fatto
Il mio modo di morire sano e salvo dove m'attacco
Il mio modo vigliacco di restare
sperando che ci sia
Quello che non c'è Curo le foglie,
saranno forti Se riesco ad ignorare che
gli alberi son morti
Ma questo è camminare alto sull'acqua e
Su quello che non c'è Ed ecco arriva l'alba
so che è qui per me
Meraviglioso come a volte
ciò che sembra non è Fottendosi da se,
fottendomi da me p
er quello che non c'è.
 
mercoledì, luglio 05, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 11:48
Quando da piccolo ti dicono che tutti sono speciali, non crederci. Ti stanno mentendo.
Esistono persone, che, per quanto ti impegni, continueranno a deluderti. Che, per quanto amore ci metterai, continueranno a voltarti le spalle. Esistono persone che non sono speciali. Punto. Questa è una piccola lezione. Tutto sta nel riconoscerle e allontanarle per evitare che ti trascinino nel loro baratro di banalità.
Oggi nella mia vita si può dire via uno.
Just a perfect day,Drink Sangria in the park,And then later, when it gets dark, We go home.Just a perfect day,Feed animals in the zooThen later, a movie, too,And then home.Oh it's such a perfect day, I'm glad I spent it with you.Oh such a perfect day,You just keep me hanging on,You just keep me hanging on.Just a perfect day,Problems all left alone,Weekenders on our own.It's such fun.Just a perfect day,You made me forget myself.I thought I was someone else,Someone good.Oh it's such a perfect day, I'm glad I spent it with you.Oh such a perfect day,You just keep me hanging on,You just keep me hanging on.You're going to reap just what you sow,You're going to reap just what you sow,You're going to reap just what you sow,You're going to reap just what you sow...