giovedì, dicembre 28, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 17:49
Cari bastardi miei è ora di salutarvi e farvi gli auguri poooco sinceri di un felice anno nuovo...sperando che sia mediocre come il passato. A tutti i miei amichetti.

Fabrizio "In Vino Veritas" Giannone
 
posted by Fabrizio Giannone at 11:05
La vita
sarebbe
forse più facile
se io
non ti avessi mai incontrata.

Meno tristezza
ogni volta
che dobbiamo separarci
meno paura
della prossima separazione
e di quella che ancora verrà.

E anche poco
di quella nostalgia impotente
che quando non ci sei
vuole l'impossibile
e subito
fra un istante
e che poi
poiché non è possibile
resta turbata
e respira a fatica.

La vita
sarebbe forse
più facile
se io
non ti avessi incontrata.

Soltanto
non sarebbe
la mia vita.
 
mercoledì, dicembre 27, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 09:41


Arrivata. Nessuna parola è sufficiente a descrivere la felicità di questo Giannone ormai completamente bruciato. Bastardi non mi avrete mai. Non diventerò triste e spento come voi che mi circondate. Io possiedo La Cantinetta.
 
venerdì, dicembre 22, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 09:14
Giorno uomini e donne,

Libertà! Il cuore e le mani oggi la chiedono! Purtroppo la tastiera non permette altro che la libertà mentale, niente erba sotto i piedi, niente aria sulla faccia. Accontentati. Ma non fare tua l'abitudine.

Tu che sei pura musica perché ti ascolti con tristezza?
La dolcezza non fa mai guerra alla dolcezza,
La gioia si nutre di gioia:
Perché sembri amare ciò che non gradisci
E spesso accogli con piacere la tua noia?
Se gli armoniosi suoni di note intonate,
In perfetto assieme ti offendono l’orecchio,
Questo denuncia in te una mente confusa,
Nella pochezza delle parti, incapace di goder l’insieme.
Guarda invece come ogni corda, unitamente a un’altra
Vibra su ognuna in ordine amoroso,
Sembran quasi padre, figlio e felice madre,
Che tutti insieme un sol suono cantano:
Ebbene queste mute voci riunite in un solo coro
In armonia dicono: da solo tu non sarai nessuno.

Leggete, gente, leggete!

Fabrizio "Free your monkey movement" Giannone.


 
giovedì, dicembre 21, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 13:50

Segni. Del tempo. Sul cuore. Nell'anima. Per questa volta semplicemente su un braccio. Sempre per ricordare.

 
mercoledì, dicembre 20, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 08:29



'Giorno! Uff, sarà il sole, questo timido sole, ma stamattina mi sento carico come una molla! Già. Roba strana.Ora si inizia al lavorare. Ancora più strano.
 
martedì, dicembre 19, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 10:27



...non sai nuotare e i salvagenti sono finiti. Vabbè, mettila così: a qualcuno va peggio. E' martedì, ma sembra lunedì. Sarà perchè a causa dell'insonnia peggiore stamattina mi sono presentato in ufficio alle 7 e 10. Nuovo record mondiale.

Pensierosa. Alla fine conosco la faccia del tuo problema. Mi ci sono già trovato di fronte più di una volta. Però.
C'è sempre un però in questo genere di cose. Conosci perfettamente la strada da seguire. Sai cosa ti aspetta alla fine di quella camminata. Però. Non te la senti di provare a camminare in quella direzione. Però. E se questa volta il destino avesse deciso che la storia è cambiata?
E continui a ripeterti che è solo una marea di cazzate, che ti stai semplicemente perdendo. Provi a reagire. Però.
E intanto perdi tempo. Lo stai regalando a qualcuno che alla fine ti dirà...grazie, però ho trovato di meglio. Non sarai abbastanza neanche questa volta. Però.
Ci provi, mordi. Ti senti stanca. Però.
Alla fine stai solo perdendo te stessa. Ed è la cosa più preziosa che il mondo abbia deciso di regalare a molti di noi.

Tutto questo per qualcuno a cui tengo, che, nonostante tutto, si è persa un'altra volta. Ha di nuovo sbagliato strada. Le auguro di capire. Di accettare in seguito. In fondo forse le serve solo quello. Però.

Fabrizio.

 
venerdì, dicembre 15, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 10:11
Ciao gente,

questa è una giornata strana, spero sinceramente di ricordarmela a lungo con un sorriso e non con una smorfia. Si cambia, via il bravo ragazzo, via del tutto, ben venuto al nuovo Fabrizio. Quello della casetta e delle candele. Quello del frigorifero blu. La rabbia per il passato si è decisamente esaurita, da tanto tempo ormai. Ogni volta che mi ci trovo faccia a faccia, non sono più impreparato, anzi. Sono divertito. Oggi mi sento più grande. Pochi passi avanti, con un grande significato. Fuori le persone che mi usano. Non si scende più a compromessi. Qui si vive. Avanti il prossimo.
Parlo di lavoro, casa, famiglia, amore. Non ho più spazio in nessuna di queste cose. L'ossigeno manca. Ma questa volta non scappo. Una ad una le teste cadranno tutte ai miei piedi. Mai fare arrabbiare quello bravo. Un falco senza le ali non cammina.
Fra pochi giorni il secondo tatuaggio, a ricordare le cose che odio. Le persone che odio. Ho imparato ad odiare. 30 anni senza. Ora odio.

E non attendo più una mano ad accompagnarmi.
Buona vita.

Fabrizio "ex-principino ora lupo" Giannone
 
mercoledì, dicembre 13, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 08:13


Ola!

E alla fine è di nuovo Natale. Inutilmente Natale. Le persone iniziano già a dirti "bhe, se non ci vediamo ancora, comunque auguri". Odio. Sono tornato da pochi giorni e magicamente la temperatura è scesa sotto lo zero. Ho freddo. Odio.
Dopo le solite qualunque, tempo e modi di dire vari, si può iniziare un post decente. Decente. Vabbè, lasciatemelo passare.
Settimana pressante. La casa mi viene dietro con diversi problemi. Strano a dirsi, ma tutti famigliari. Il lavoro è come al solito. Unuseful. Durante la settimana amici non ne sento. Mi rimane il pc...l'altra passione, la macchina, può essere tranquillamente tralasciata. In questa specie di minestrone di inutilità mi spuntano fuori qua e là piccoli momenti piacevoli. Fatti di candele, parole e incensi.
Per fortuna mi rimane il mio frigorifero. E' così bello. Vabbè, se non dovessimo più sentirci, ma proprio mai più, auguri gente!

Fabrizio "Race Against da Christmas" Giannone
 
venerdì, dicembre 01, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 09:53
Firmai con te uno strano contratto
via il cuore dal resto
via il futuro,
così toglievi scuse all’esser lì
e bisognava amare
mordere fino in fondo la polpa
o perdersi, non esser mai per niente
perché dopo non c’era,
solo il dolce, il furioso presente.