giovedì, luglio 26, 2007
posted by Fabrizio Giannone at 20:01

Lei ha percorso lo spazio che separa pensiero e azioni molto velocemente. Troppo velocemente per i miei gusti. Improvvisamente mi ritornano alla memoria i tradimenti, una figura paterna assente, una materna invadente, l’incapacità di unirsi. Mi sento inadeguato. Affaticato, come quando sogno di dover correre e non averne le forze o di dover urlare ed essere afono. Alle sue spalle la torre Eifel, alle mie una vita diversa da come la vorrei. Da come l’avrei voluta.

Cerco di calmarmi. Prendo un paio di respiri profondi, tanto da sentire male alla testa. Ma non succede nulla. I ricordi rientrano ordinatamente e facendo silenzio. L’ombra di decine di persone si riflette sulla lente dei suoi occhiali. Cerco di concentrarmi su quella sfuocata immagine, di allontanarmi dalle sue parole. Riacquistare l’equilibrio, ritrovato applicandomi nell’arte dell’autostima e dell’amorproprio, diventa impossibile.

La sveglia mi strappa dall’incubo. Fuori Piove.

 
lunedì, luglio 23, 2007
posted by Fabrizio Giannone at 08:01
Cammino tra le strade deserte di questa che non è la mia città. Faccio fatica, sarà il lunedì, saranno i pensieri che non mi danno tregua. Finalmente la temperatura mi da un pò di spazio, da qualche parte deve aver piovuto. Non dalle mia parte.
Ho necessità di trovare il motivo dei miei pensieri continui. Anche se ho un'estrema paura di saper già qual'è...
 
venerdì, luglio 20, 2007
posted by Fabrizio Giannone at 10:30
Il gusto in bocca non è tra i più promettenti. Eppure i denti me li sono lavati. Ricordo di averlo fatto. Janis Joplin canta. Anche io voglio provare, ma i colleghi non ne sono felici. Canto dentro allora. Sono sereno. Anche grazie agli amici.

Try, try, try just a little bit harder
So I can love, love, love him (her), I tell myself
'Cause I'm gonna try, oh yeah, just a little bit harder
So I won't lose, lose, lose him (her) to nobody else, yeah.
Hey, I don't care how long it's gonna take ya
But if it's a dream I don't want No I don't really want it
Yeah if it's a dream I don't want nobody to wake me.

Yeah I'm gonna try, oh yeah, just a little bit harder
So I can give, give, give, give him (her) every bit of my soul.
I'm gonna try, oh yeah, just a little bit harder
So I can show, show, show him (her) love with no control, yeah.
Hey! I don't care how long it's gonna take ya
But if it's a dream I don't want
No I don't really want it
Yeah if it's a dream I don't want nobody to wake me.
Hey, dig it! Yeah! Yeah yeah yeah!
Yeah, yeah, yeah, all right.

Try oh yeah, hey, try oh yeah, Lord, Lord, Lord,
Try oh yeah, try oh yeah, Lord, Lord, Lord,
Try oh yeah yeah, try, whoa, try oh yeah, Lord, Lord, Lord,
Push, work, push, work, oh yeah, try, oh yeah hey!
Try oh yeah, hey try oh yeah,
Try Lord, try, try, you ain't trying man
You're not trying out man, come up with it.
Come on, that's a wanker that listens to words, man.
Hey you gotta work all night
Hey little girl, gotta push on
You gotta need
Work a little more, hey, try a little more,
Need a little more
Yeah, work on, push on, move on, move on,
You gotta work for it, you gotta work on it
Push on, need on, move on,
Move on, hey hey hey.

Work it daddy,
Work it daddy,
Come on, work it daddy, oh
Yeah, yeah, you better try, try, try, try a little more
You ain't never gonna get any man (girl) if that's the sort of thing you can do.
Shit, there's lot more talent around than that man.
Try, try, try, try try try,
You've gotta try, try, try, try,
Try, try, try, try, try, try...
You gotta try, try, try, try...
Lord, try, try, try, try,
Lord, try, try, try, try,
Hey, try, try, try, try,

Hey, try oh yeah, try oh yeah, Lord, Lord, Lord
Try oh yeah, hey, try whoa, try oh yeah
Try oh yeah, Lord, Lord, Lord, try oh yeah
Try oh yeah, hey, hey, hey,
Try oh yeah, try oh yeah,
Lord, Lord, Lord, oh Lord.

 
giovedì, luglio 19, 2007
posted by Fabrizio Giannone at 10:27
Fa caldo. Troppo caldo. Tra la mia scrivania e quella di fronte ci saranno poco meno di due metri e troppa poca aria. Le pareti sembrano restringersi su di me. Now I Know Why You Wonna Hate Me. Ho il morale ai piedi. Voglio andare via ora.

Hello
I've waited here for you
Everlong

Tonight
I throw myself into
And out of the red, out of her head she sang

Come down
And waste away with me
Down with me

Slow how
You wanted it to be
I'm over my head, out of her head she sang

And I wonder
When I sing along with you
If everything could ever feel this real forever
If anything could ever be this good again

The only thing I'll ever ask of you
You've got to promise not to stop when I say when
She sang

Breathe out
So I could breathe you in
Hold you in

And now
I know you've always been
Out of your head, out of my head I sang

And I wonder
When I sing along with you
If everything could ever feel this real forever
If anything could ever be this good again

The only thing I'll ever ask of you
You've got to promise not to stop when I say when
She sang

And I wonder
If everything could ever feel this real forever
If anything could ever be this good again

The only thing I'll ever ask of you
You've got to promise not to stop when I say when
She sang

 
martedì, luglio 17, 2007
posted by Fabrizio Giannone at 10:21
Quando vai ad una festa di paese sai già che ti stai per divertire. In maniera semplice, ma sai dove andrai a parare. Quando i bicchieri di rosso diventano troppi. Quando la carne alla brace non sembra finire mai. Le parole con gli amici sono piacevoli, aiutate dal tasso alcolico. Senti il fegato tirare, la pancia gonfiare. Ma ti diverti, Dio se ti diverti! Le infradito non riescono a starti dietro, la musica ti entra dentro, ti accompagna. Finalmente ti senti. La sera passa in fretta.
La mattina dopo arriva ancora prima. Il mal di testa è imperioso. Alcune pustoline dalla punta bianca ricoprono te e la tua donna senza soluzione di continuità. Una bella intossicazione alimentare ti ricorda quanto di tendenza sia stato il tuo weekend. Una brutta tendenza.
In qualche modo esco dal vincolo della seconda persona, mi trascino in sala. Accendo lo stereo, in fondo sono solamente le sette di mattina, no? I subsonica cantano, io mi preparo un buon caffe amaro, che non si dovrebbe negare a nessuno.
Bevo, leggo la stampa di domenica. Me ne imbarazzo. Penso che probabilmente internet sia ormai l'unica buona fonte di notizie. Passo al pc, leggo la posta. Solo lavoro. Rido come un pazzo, saluto la mia donna, spengo lo stereo, inizio la nuova settimana.
Ma cavoli se mi sono divertito a ubriacarmi coi miei amichetti.
 
lunedì, luglio 16, 2007
posted by Fabrizio Giannone at 10:47
Saltellando il coniglio bianchio ha superato quello che per lui era il confine del mondo. Sulla sua schiena un numero otto è stato verniciato per distinguerlo dai fratelli. Una dolce macchia nera circonda il suo occhio sinistro. Bianconiglio, questo è il suo nome, si guarda intorno; spera che quelle che quelle mani, strane zampe rosa senza peli, smettano di prenderlo. Saltella verso la libertà. Pian piano giunge da me. Si chiede se si può fidare, sembro diverso da quelle altre persone che prima gli stavano intorno. Ci mettiamo molto a conoscerci, ma l'amore che io decido di donargli è infinito. Le cose sembrano andare. Fino a che entrambi non ci accorgiamo che anche il mio amore toglie libertà. Ora bianconiglio sta saltellando verso un nuovo laboratorio, libero di essere quello che la vita ha deciso per lui. Felice dell'amore che gli ho donato lo saluto di nascosto.
 
mercoledì, luglio 11, 2007
posted by Fabrizio Giannone at 17:23
Stanco. E caldo. Corro a destra e sinistra, ritornando a destra, per il monferrato. Controllo un pò il blog di Beppe Grillo. Continuo ad avere caldo. Continuo a andare sempre meno a destra. Camminando piano cerco di prenotare le ferie. Una settimana di scorribande in Sicilia con gli amichetti con i quali ci si trova di più. Ora corro. Ma sclero. Continuo a pensare a persone lontane. Amiche nel cuore.
 
martedì, luglio 10, 2007
posted by Fabrizio Giannone at 08:16
Martedì. Decimo giorno del settimo mese. In salita piena. In una settimana o due, sono riuscito a smarrire il passaporto, distruggere la carta di identità e perdere le chiavi della macchina. Ed è solo martedì. Almeno c'è la fiera...
Ho comprato una bellissima due cavalli di latta. Felice la ho stretta a me. Coccolata. Non è una donna. Due panini ipercalorici sono finiti nel mio pancino. I fuochi mi hanno spaventato la notte. Subito sono scappato a casa. Qualcuno ha accarezzato le mie paure. Non era una macchina di latta. Nuovamente tranquillo sono arrivato a martedì.
Oggi si tratta di lavorare. Terminare il più velocemente il pomeriggio. Riscendere sulla fiera per comprare qualche oggettino in legno da mettere in casa (vista la lampada rossa), ricordarsi di prenotare le ferie in sicilia. Camminare. Correre. Volare. Scomposto. In fondo è solo martedì, non si può pretendere molto.



(cinquant'anni dopo...)


Penso che un sogno cosi
Non ritorni mai piu'
Mi dipingevo le mani e la faccia di blu
Poi d'improvviso venivo dal vento rapito
E incominciavo a volare nel cielo infinito
Volare oh oh
Cantare oh oh oh oh
Nel blu dipinto di blu
Felice di stare lassu'
E volavo volavo felice
Piu' in alto del sole ed ancora piu'su
Mentre il mondo pian piano
Spariva lontano laggiu'
Una musica dolce suonava soltanto per me
Volare oh oh
Cantare oh oh oh oh
Nel blu dipinto di blu
Felice di stare lassu'
Ma tutti i sogni nell'alba svaniscon perche'
Quando tramonta la luna li porta con se
Ma io continuo a sognare
Negli occhi tuoi belli
Che sono blu come un cielo
Trapunto di stelle
Volare oh oh
Cantare oh oh oh oh
Nel blu degli occhi tuoi blu
Felice di stare quaggiu'
E continuo a volare felice
Piu' in alto del sole ed ancora piu'su
Mentre il mondo pian piano scompare
Negli occhi tuoi blu
La tua voce e una musica
Dolce che suona per me
Volare oh oh
Cantare oh oh oh oh
Nel blu degli occhi tuoi blu
Felice di stare quaggiu'
Nel blu degli occhi tuoi blu
Felice di stare quaggiu'
Con te
Con te

 
giovedì, luglio 05, 2007
posted by Fabrizio Giannone at 11:22
Un giorno mio padre mi ha detto che la vita è una sola, lo sa quasi per certo. Come sa quasi per certo che farà schifo. Così dice lui. Io sono giovane. Ancora. Imparo oggi cos'è. La mia versione per lo meno. Sa anche a me che sarà una. Sa anche a me che farà schifo. Così è adesso. Sarà l'umidità dell'ufficio.

Scrivo al computer. Abbastanza velocemente. Disegno qualcosina. Per lo più parlo al telefono con persone che non conosco. Lo spagnolo. Mi piacerebbe parlarlo più fluidamente. Non riesco a stare senza ragazza per più di due giorni. Non riesco a stare con una ragazza per più di due giorni. Se non con quelle sbagliate. Attraverso spesso la stanza in cui sono perchè iperattivo. Leggo e scrivo molto. Imparo. Spero. Soffro. E non lo racconto.
Amo i miei genitori, ma non li sopporto. Amo il mio cane, ma non è mio. Non sta nemmeno molto bene e da sei mesi non lo vedo. Amo la Lotus, ma sono immaturo a farlo. Così mi hanno detto. Amo le donne. Amo stare sul mio terrazzo. Amo la birra. Il vino. L'alcol.
Corro. Non abbastanza da tirare giù la pancia che da un paio d'anni mi insegue. Anzi mi precede. La tecnologia e la tradizione. Continuo a cercare di capire. Fluisco e mi integro. L'aperitivo al Pinky. Gi. I ponti. L'estate e l'inverno. Il pavimento difficile da lavare. L'edera è morta. Il PC nuovo da montare. Fastweb. Il piacere da fare. Le corna. I pelati. E i capelli che cadono. La clio azzura. La panda azzurra. I Giorgio. Le puttane che ho amato. Lasciare andare. Battersi per tenere. Nuotare. Il mare. Il vento.

La mia vita.

Errata Corrige: come mi è stato gentilmente fatto notare il post contiene almeno un paio di errori. E, penso io, di inprecisioni.

Così va interpretato: il tutto non è altro che un flusso di parole libere, unite da associazioni mentali. E' solo una tecnica che cerco di affinare. Mi sono accorto che leggendo il post senza essere nella mia testa le associazioni tra frasi appiano ma non come le avevo pensate. E' proprio questa la differenza tra l'essere uno scrittore ed un semplice lettore che cerca di simulare ciò che ha visto...

Poi, molto probabilmente, le puttane a cui mi riferivo non leggerano mai il blog, anche perchè fuori dalla mia vita da anni.