mercoledì, novembre 30, 2005
posted by Fabrizio Giannone at 17:36
Non sempre è così semplice prendere delle decisioni, soprattutto quando le persone coinvolte ti stanno a cuore. Davvero a cuore. Forse le hai semplicemente idealizzate, ma se ne stanno lì in un posto speciale, che solo loro possono occupare. E non se ne vanno. Non se ne vogliono andare. Qualsiasi cosa succeda, continuano ad occupare il loro posto, fino a straziarti, fino a pregare che se ne vadano. Ma non succede. E ne sono felice.
Forse le persone con cui davvero ci si può confrontare sono quelle di cui bisogna circondarsi. Forse domani il cuore si svuoterà, ma oggi sono felice di esserci.
 
giovedì, novembre 24, 2005
posted by Fabrizio Giannone at 20:17
L'altro giorno sfogliavo un vecchio diario, risalente al primissimo anno di università, al periodo della mia più importante storia, cercavo nel passato le tracce di un mio movimento. Le pagine si susseguivano abbastanza piatte, solite seghe mentali sull'infedeltà della persona amata (poi rivelatesi tutte fondate...), sull'incapacità e sulla paura di non essere al passo...fino a quella pagina. Solo un particolare in mezzo al nulla più totale, il nulla partorito dalla mente immatura di un ventenne. Una lista. Le 100 cose per le quali valeva vivere...

° il gelato
° il sesso
° il sesso e il gelato
° i colori
° l'aria fresca che accarezza il corpo dopo il sesso
° la musica
° il ballo
° il brivido del tatto della persona amata
° un giro solo in macchina
° le tette
° il sudore sul sedere dopo il sesso
° il sudore dopo il sesso nell'angolo dietro le ginocchia
° le fossette sopra il culo delle donne
° gli sguardi
...

e via così, per alcune paginette di quel striminzito quaderno-diario, non in quest'ordine, ma con un unico (o quasi) filo conduttore. Il sesso.
Sono passati anni, secoli praticamente. Ma nulla è diverso. Il sesso continua ad essere la batteria della mia vita. Il mio modo per scambiare qualcosa, per toccare qualcuno. Il sesso.
Ora inizio a chiedermi se le mie storie d'amore abbiano sempre ruotato intorno a questo debole pivot. Ogni volta veniva a mancare lui, la storia si sgretolava, dando colpa ai litigi, alle gelosie...ma alla fine mancava solo lui. E' strano, non una sola ragazza mi ha chiesto se era solo per il sesso che stavo lì piuttosto che da un'altra parte, ho sempre negato. Ma ora il tarlo si è insinuato...
Però continuo a pensare che ne vale la pena!
 
lunedì, novembre 21, 2005
posted by Fabrizio Giannone at 19:13
Ci sono cose, particolari, a cui ogni persona ad un certo punto della propria vita inizia a non credere più: babbo natale, i bimbi che nascono sotto i cavoli, l'uomo nero, il cervello nella testa delle donne, i mostri, il lupo nel bosco.
Poi ti devi ricredere...babbo natale esiste davvero, così ti spieghi perchè quello stronzo ottiene tutto senza meritare nulla; i bimbi nascono sotto i cavoli e a portarli è proprio la cicogna, perchè lo stronzo di prima non può che essere impotente, ma sua moglie (perchè nonostante tutto sarà sicuramente sposato), sicuramente innamorata di lui, prima o poi rimmarrà incinta.
L'uomo nero c'è, se non fosse così perchè avrei paura di girare anche per la mia città e di incontrare lo stronzo insieme a sua moglie? Il cervello nella testa delle donne deve esserci...perchè riescono a fare dei ragionamenti e ad incularti in modi che tu non puoi nemmeno arrivare a capire dopo aver subito. I mostri esistono e visto quello che ho detto fino a qui..non c'è certo bisogno che io spieghi...
Poi arriva il momento del lupo. Deve esserci, non capisci, non lo riesci a trovare...hai già smascherato tutte le altre storielle, ma quel cazzo di lupo proprio non lo trovi. Deve essere per forza solo una leggenda, un gioco per bambini.
Forse basterebbe guardare dentro.
 
posted by Fabrizio Giannone at 08:58
Ormai è andata, anche l'anno numero ventisette è iniziato; ottima la sciarpa ricevuta, dolce la candela, meraviglioso il grembiule da sommelier...che mi ricorda che questo weekend non ho bevuto abbastanza rosso e che ancora mi manca quella specie di cucchiaino in cui bere facendo ogni verso possibile.
Questa settimana mi sembra decisamente più easy della scorsa, nessun ricordo dinnanzi al cuore, musica allegra, ufficio adeguato, vestito elagante, gel nei capelli e una serie di sorrisi falsi da far accapponare la pelle...ormai mi sono immerso nel ruolo..."Baby, I love you, you know I need you, you know what I'm talking about".
Chiaro e caldo il film di ieri, "Lord of war", mi ha ricordato, avendone bisogno...che il mondo può fare davvero schifo.
Cercare un libro in cui buttare i sentimenti.
 
sabato, novembre 19, 2005
posted by Fabrizio Giannone at 08:54
Tre mesi. Saranno ormai tre mesi che la conosco..tra alti e bassi ci siamo visti qualche volta. Ogni volta la medesima sensazione. Il colore non è un giallo acceso, mi sembra più un giallino tenue. Colori.
Non saprei spiegarmi, manca nettamente qualcosa. Parliamo per ore, ci raccontiamo, ho la netta percezione di essere davanti a qualcuno senza difese, che ha solo voglia di farmi capire chi è. Ed io? Non mi riconosco. Immaturo.
Abbiamo camminato. Il passo era lento, ma abbiamo camminato. La strada si lasciava camminare e nonostante il mio umore ci siamo mossi verso qualcosa. Questo era il tatto del momento. Poi come sempre. Il buio.
 
giovedì, novembre 17, 2005
posted by Fabrizio Giannone at 10:05
Per evitare di farvi scervellare da mattina a sera...ci sono un paio di cosette che vorrei: sciarpe, di ogni genere e dimensione, l'album di robbie williams (se si scrive così), hardware vario.
Innanzitutto ho deciso di regalarmi una cosetta...ordinata direttamente al produttore...visto che ormai siamo amici! Spero di iniziare e sviluppare il contatto con mammona nVidia, per sta cazzo di compressione video accelerata. Mi manca tempo.

[immagine presa da hexus]
 
posted by Fabrizio Giannone at 09:16
Giovedì. Mancano ancora 3 giorni. Ma con la testa sono già proiettato al fine settimana. Il mio compleanno. Sono 27 stavolta, e li sento davvero; se mi guardo indietro, ad un anno fa, le cose sono davvero cambiate. Le facce, le situazioni, i sentimenti, i propositi, le prospettive.
Confusione. A volte mi sembra di essere fermo, di non riuscire ad evolvere, quante volte in compagnia si dice "sono passati 10 anni e siamo sempre qui". In realtà io non sono più lì, non mi riconosco più nel ragazzo di 10 anni fa, ma neanche in quello di ieri.
Fame. Di quante briciole mi sono nutrito fino a oggi? Non mi sento sazio di vita! Certo ho conosciuto la parte vera di alcune persone, ne ho toccate altre, ma la coperta mi sembra sempre corta, dormo sempre in un millimetro di letto. E' ora di chiedere all'altra persona di spostarsi, ci sono pure io ed il letto è abbastanza grande per entrambi!
Vita. Ne ho bisogno. Ci sono giorni, come questo, che tutto mi va stretto, il lavoro, la famiglia, il cuore. Vorrei correre, scappare. Lontano. Da Acqui, da Nizza, da mamma e papà, da me stesso, dalle persone nel mio cuore.
Milano. Devo andare, tornare? Sta lì. Sospeso. Come queste parole, isteriche, acide, sconclusionate. Devo rimettermi in gioco? Rinunciare alle certezze di questo posto di lavoro, tornare alla vita in bilico, quella che ti offre più brividi e soddisfazioni o sedermi qui. Continuare ad aspettare, aspettare, aspettare.
Cuore. Batte ancora, sempre più lento. I sussulti diminuiscono. Le persone si comportano esattamente come mi aspetto. Voglio ancora meravigliarmi. Voglio risvegliarmi dalla parte giusta del letto. A sinistra.
27. Non sembrano forse dalla mia faccia, ma ci sono tutti. Qui dentro a me. Le delusioni, i dolori, le gioie, le difficoltà, le vittorie e le sconfitte. Il fegato. Spero di festeggiare con voi, spero di ricordarmelo. Spero ve lo ricorderete.
 
mercoledì, novembre 16, 2005
posted by Fabrizio Giannone at 11:50

Mi sono accorto che il blog sta diventanto vagamente pesante quindi mi sono deciso a fare un post semplice e leggero...
Questo è un mio amico...e nonostante l'immagine sembri un fotomontaggio vi assicuro che non lo è! E' un umpa dumpa! Grande Luis!!!
Ah...in un attimo di sforzo creativo ha aperto un blog...guardate sulla barra dei link...
 
posted by Fabrizio Giannone at 08:24
Seduto su un molo del porto guardo la mia mente scomparire. Undici parole, un ritratto, una sensazione. Questa è la forza delle parole. Certo non è la stessa cosa di un foglio e una penna...ma ci siamo quasi. Ci pensavo ieri, ci penso ora. Quale profonda contraddizione alberga in esse. Non vi è mai capitato di voler dare un nome a una cosa che nome non ha, voler dare una forma a ciò che forma non ha? A me si. E in questi giorni più volte.
La rabbia è passata, è rimasta solo quella contraddizione. Sono rimaste solo parole.
Ho cercato. Senza successo. Non sono riuscito a descrivere quello che provo, quello che sono, a persone a cui voglio bene, a persone che amo. Tutto senza prima capire che io non ho ancora una mia dimensione, ancora non mi amo, ancora non mi conosco.
Ho pensato. A quanto io, e molte delle persone che ho intorno, sia ancora attratto e mi senta vivo solo in quegli istanti, che possono sembrare infiniti, dove ho l'impressione di possedere la cosa che scappa. Come quando si è bambini. Non si cresce mai, non si smette mai. Immaturo immaturo immaturo.
Ho pianto. Finalmente sono riuscito dinuovo a piangere, per la situazione in famiglia, per aver capito che la persona che amo non ha nulla da darmi e io non ho nulla da dare a lei, per la stanchezza sul lavoro, per attirare l'attenzione, per la speranza di ottenere quello che non posso avere, per rabbia, per immaturità, a causa della gente che ottiene quello che voglio io, a causa del mio sentirmi inadeguato. Per sentirmi amato. Non ha funzionato.
Ho amato. Ho dato tutto me stesso, ho cercato di essere un pezzo di un'unità, ho difeso e condiviso, ho lottato con le unghie per dimostrare quello che provavo, non mi sono arreso difronte alle imprecisioni della vita, alla realtà delle cose. Ho dipinto senza tela. Ho scalato una montagna mai toccata dall'uomo. Sono caduto. Dinuovo a terra, violentato dalla durezza della vita. Incapace a capirne i mille perchè, incapace ad adattarmi ai tempi delle persone, alla loro voglia di sentire la vita scorrere nelle vene...cosa che non sono molto bravo a dare.
Ho danzato. Mi sono sentito leggero, senza peso, per solo pochi istanti, il mondo ero io e nessuno avrebbe potuto ferirmi o urtarmi. E' stato un ballo, uno sballo. E' stato un momento di unione, uno di quelli per cui continuo a vivere. Una delle poche esperienze che mi permette di entrare davvero in contatto con le persone, di lasciare un pezzo di me negli altri. I fabrizietti. Peccato essersi riflessi in uno specchio vuoto. L'immagine era sfuocata, sfalsata, senza significato. L'altra metà non sarei dovuto essere io.
Eccomi qui. Le mie infinite contraddizioni, le mie domande, ma nessuna delle mie risposte. Ancora una volta mi sento un contenitore in attesa del contenuto. Ho aspettato.
 
martedì, novembre 15, 2005
posted by Fabrizio Giannone at 08:25
Pesante, stamattina è davvero pesante! Questa volta la rabbia fa fatica ad andare via, la sento qui affianco a me: il battito è irregolare, pesante. A volte fa quasi male. Ieri sera c'è stata l'ennesima discussione in casa. Ma non è stata la stessa cosa. Sono riuscito a dirgli quanto io sia cambiato, quanto sia una persona diversa, non per forza migliore, ma diversa, con diverse esigenze, diversi pensieri nell'anima. Avranno capito?
Per fortuna poi sono uscito e l'aria è diventata più respirabile, nulla di impegnativo, leggero insomma. A volte basta davvero poco.
Poi torna la notte, il letto, solo con i miei pensieri; del sonno non c'è traccia e allora macino km con la testa. Le persone conosciute mi passano davanti, le esperienze spingono per rientrare nella mia vita, così inizio a chiedermi se davvero non meriti di più di quello che ho. Quella irrequietezza che mi accompagna da anni, quel sentire che qualcosa sta per accadere, che devo solo aspettare, che prima o poi quella persona arriverà e sarà subito caldo, subito piacevole. La vita cambierà davvero. Ma intanto? Mi butto in storie o storielle sbagliate, persone davvero mediocri troppo occupate a leccarsi le ferite per accorgersi di quanto male possano fare, di quanto banali e scontate riescano ad essere e con la sola forza di giudicare tutto e tutti solo per sentirsi vivi, confondendo la voracità della propria essenza con la mancanza di rispetto per chiunque. E io continuo a sentire che qualcosa di meglio arriverà. Sto solo aspettando. E intanto la rabbia aumenta. La rabbia per non riuscire a comprendere, per essermi esposto a persone che meriterebbero, e che cercano, solo calci in faccia. Basta scendere a compromessi con questa gente. Il nostro linguaggio è diverso, il dizionario non ce l'ho e ho smesso di studiare da diversi anni. In fondo non penso di chiedere troppo. Un persona, una fottuta persona disposta ad ascoltare, crescere, che sappia prendersi e prendermi in giro, darmi adosso e un secondo dopo sapermi porgere la mano per alzarsi e difendersi insieme, qualcuno in grado di condividere e farmi sentire parte di qualcosa. Già il mondo fa schifo non levatemi pure l'amore.
Come valvola di sfogo ora ho lo scrivere. Vediamo per quanto terrà la pressione del cielo.
 
lunedì, novembre 14, 2005
posted by Fabrizio Giannone at 20:42
Come in tutte le favole anche in questa c'è stata una fine. Favole per chi non l'avesse capito era ironico. Ironico come la storia raccontata, ironica come la rabbia che detta queste parole. Certo di felicità se ne è vista poca ultimamente ma la parola fine c'è stata, eppure scritta a lettere cubitali. Nessun tempo perso a rinnegare il passato, nessuna lacrima, solo lo sguardo fiero in avanti, in attesa, vigile come so essere, pronto a catturare il momento come sono sempre stato ed ad imparare da ogni esperienza passata. Forza. Pura forza, senti la vita scorrerti nelle vene, a volte ti chiedi perchè tu? Poi ti rispondi che quello che non ti ha ucciso ti ha fortificato. Ora mi sento grande, più grande di prima, più grande delle persone che mi hanno ferito. Non superiore, più grande. La differenza è lieve ma umiliante, come umiliante è stata la storia.
Qui vivranno tutti felici e contenti, non vissero.
 
posted by Fabrizio Giannone at 16:17
Piccola risposta, a chi, giustamente, non se la sente di esporsi qui e ha pensato di mandarmi una mail per farmi sapere cosa ne pensa della mediocrità, suscitando in me ammirazione e rispetto.
Anche io penso, ed intendevo nel mio post, che la mediocrità stia in chi non ha intenzione di migliorarsi e non in chi conduce una vita normale, senza eccessi e senza essere per forze sempre alla ribalta. La mia mediocrità, quella che respiro ora, sta nell'accontentarsi di ciò che la vita di tutti i giorni offre, senza chiedere di più. Sta nell'arrendersi alla mediocrità di tante persone che mi circondano e che mi portano a vivere come un automa senza onore, senza significato. Sta allo stesso tempo nell'arrendersi alla dificoltà di trovare una ragione per cui sentirsi vivo, del sentirsi inadeguato a ciò che mi circonda, all'incapacità di avere punti fissi, all'essere lunatico al non sapermi reinventare. All'essere insomma un uno qualunque.
La settimana è già così pesante...
 
posted by Fabrizio Giannone at 08:25
Una mattinata in salita, ma di quelle cattive...che arrivato a metà ti chiedi chi te lo fa fare di salire e inizi a tornare indietro. Cerco di convincermi che è lunedì. E' solo lunedì.
In realtà so benissimo che non questione di che giorno della settimana sia. E così mi alzo, come al solito senza bisogno che suoni la sveglia, mi trascino come uno zombie tra le varie stanze della mia casetta, anzi quella dei miei genitori (sottolineato), e finalmente raggiungo Nizza ed in particolare quel bellisimissimo bar dove OGNI mattina prendo il solito cornetto (o mini briosche che dir si voglia) e capuccino. La mia vita da robot senza cervello è iniziata. Mi sono fermato, senza accorgemene, mi sono livellato, allineato ora sono un preconfezionato. Ed ora i miei amici possono davvero chiamarmi mediocre. Non sono più Il Pessimo.
Della vita sentimentale preferirei non parlare. Inizio a pensare che i corsi e i ricorsi storici facciano parte della mia vita e ormai non ho più nemmeno voglia di continuare a combattere...certo cambieranno le persone, ma la vergogna nei miei confronti e il mio modus operandi no. Accettalo.
La famiglia. Partita persa.
Gli amici. Ci sono. Stanno lì...e spero continuino ad esserci. Forse li ho ritrovati e per quanto diversi da me, sono quello che voglio. Solo un minuto di silenzio per Arroganza, per la sua perdita, un ragazzo fatto di house ora convertito alla religione della latino americana, alla strana elite del clipper a tutti i costi e per più volte in una settimana. A quelli che tira più un pelo di figa che un carro di buoi...o almeno così mi ripeto. Ora sarà contento che ho parlato un pò di lui qui...un pò meno per come ne ho parlato...
Ah, quasi mi dimenticavo...i loro blog, o almeno quelli di alcuni di loro (Checca isterica e proprio Arroganza!) sono nella barra dei link.
Per quanto riguarda la macchina...forse arriverà in settimana, un ottimo regalo di compleanno direi. Per dimenticare, per non guardare.
Il lavoro. Pessimo...e qui abbiamo trovato un nuovo pessimo.
Allegria. Spero gli altri stasera abbiano voglia di andare a vedere Elizabethtown. Ho bisogno di pensare che qualcuno o qualcosa all'improvviso capiti nella tua vita è abbia voglia di stravolgerla, reinventarla. Ed infine darle un nuovo significato. Ti guardi dritto negli occhi e tu possa leggerci sei una persona pessima, ma lo sei insieme a lei. Stop all'analfabetismo dei sentimenti. Stop al riuscire a leggerci solo sei una persona splendida, ma non quella che vorrei o quella che posso. Stop alla vergogna dei sentimenti. Voglio MATURITA' in me e nelle persone a cui voglio bene. Voglio qualcuno che quando pensa a me si ritrovi spettinato.
Ora so perfettamente tutto quello che non va e tutto quello che non voglio. Iniziamo a cercare il resto.
 
martedì, novembre 08, 2005
posted by Fabrizio Giannone at 08:10
Due serate di fila al cinema...e non nell'ultima fila a limonare duro come i quindicenni (uff)...forse sono troppi pure per me! Comunque sia, un gran bel film (The interpreter) e un film normale (Flightplan). Grazie al primo per i sentimenti risvegliati...al secondo per la serata passata fuori casa. Speriamo smetta di fare brutto tempo...

Purtroppo sono in ufficio, quindi niente post con immagini...appena sono a casetta poster dei film e prime immagini della fiesta di sabato sera.
 
domenica, novembre 06, 2005
posted by Fabrizio Giannone at 15:55
Sarà il tempo, la musica che sto ascoltando (la colonna sonora di radiofreccia), la domenica...o qualcos'altro ancora...ma inizio a sentirmi giù! Uffa!!!
 
posted by Fabrizio Giannone at 12:42
Bel ritorno...ottima festa ieri sera...ne avevo bisogno. Per l'ennesima volta nell'ultimo periodo mi sono fatto un salto indietro di 10 anni, quando stavo bene davvero, quando le donne erano solo un pensiero per le pippe...e vabbe...
Anche ieri sera si sono fatte piacevoli conoscenze, peccato che la narcolessia non ci potrà mai unire...eheheh
Comunque la canzoncina della serata è questa...

"IS THAT THE STARS IN THE SKY OR IS IT RAIN FALLIN DOWN?WILL IT BURN ME If I TOUCH THE SUN, YEAHSO BIT SO ROUND?WILL I BE TRUTHFUL, YEAHIN A, IN CHOOSING YOU AS THE ONE FOR ME?IS THIS LOVE BABYOR IS IT A,(laugh) JUST CONFUSION?OH, MY MIND IS SO MESSED UP GOIN' ROUND 'N' ROUNDMUST THERE BE ALL THESE COLORS WITHOUT NAMESWITHOUT SOUNDS? BABEMY HEART BURNS WITH FEELIN' BUT UHOH BUT MY MIND IS COLD AND REELINGIS THIS LOVE, BABY OR(laugh)IS IT CONFUSION?OH MY HEAD IS POUNDING POUNDINGGOING 'ROUND AND 'ROUND AND 'ROUND AND 'ROUNDMUST THERE ALWAYS BE THESE COLORS? WITHOUT NAMES WITHOUT SOUND? MY HEART BURNS WITH FEELIN' BUTOH BUT MY MIND IS COLD AND REELINGIS THIS LOVE BABY, OR IS IT JUST CONFUSION?AH YOU TELL ME BABY IS THIS UH, LOVE OR CONFUSIONWE MUST GET TOGETHER AND UH, AND FIND OUTFIND OUT WHAT WE GONNA DO CONFUSION"

premio speciale per chi mi dice titolo e autore..
Al più presto posterò le foto!
 
sabato, novembre 05, 2005
posted by Fabrizio Giannone at 10:37
Non ve ne fregherà nulla, ma ho bisogno di andare a vedere questo film!!! Fatemi sapere se qualcuno di voi lo ha già visto!


 
posted by Fabrizio Giannone at 08:49
Non mi era mai successo, cioè, forse è meglio iniziare dal principio. Ieri sera per l'ennesima volta nella mia vita ho dato buca agli amici...ma come sempre per un motivo preciso: la figa. O almeno così mi ripetevo (e forse continuo a ripetermi). In realtà mi sono accorto che il passato non mi insegue più, non mi stuzzica con le sue domandine..forse semplicemente non era amore..o forse ho solo bisogno di sentirmi dire "SEI SPECIALE" e quindi...fuck her!
Comunque sia questa la dedico a Lei...quella di adesso insomma...sperando che capisca che il passato è passato, ma che io sono io...e che non cambiò più! Qualcosa il passato deve avermelo ben insegnato!

se tutto ciò che cerco nasconde un movimento
Quale destinazione può incontrarci
Se in tutto ciò che inquadro il senso è già sfocato
Qual'è l'angolazione per fissarci

Strade che si lasciano guidare forte
Poche parole piogge calde e buio
Tergicristalli e curve da drizzare
Strade che si lasciano dimenticare

Leggero in fondo solo l'umore acceso al volo
Senza lasciare il tempo di pensarci
Ti guardo che mi guardi non so se salutarti
O fare finta che non sia già tardi

Strade che si lasciano guidare forte
Poche parole piogge calde e buio
Tergicristalli e curve da drizzare
Strade che si lasciano dimenticare
Strade che si lasciano guidare forte (andare via così)
Poche parole piogge calde e buio (via così… via così)
Tergicristalli e curve da tremare
Strade che si lasciano dimenticare

Strade che si lasciano guidare forte
Poche parole piogge calde e buio
Tergicristalli e curve da drizzare
Strade che si lasciano dimenticare
Strade che si lasciano guidare forte (andare via così)
Poche parole piogge calde e buio (via così… via così)
Tergicristalli e curve da tremare
Strade che si lasciano dimenticare

Forse sta a pochi metri da me
Quello che cerco e vorrei trovare
La forza di fermarmi
Perchè sto già scappando mentre non riesco
A stringere più a fondo e ora che sto correndo
Vorrei che fossi con me
Che fossi qui
Sento a pochi metri da me
Quello che c'era e vorrei trovare
La forza di voltarmi
Perché se stai svanendo io non ci riesco
A stringere più a fondo ora che sotto il mondo
Vorrei che tu fossi qui
Che fossi qui
 
giovedì, novembre 03, 2005
posted by Fabrizio Giannone at 20:46



















 
posted by Fabrizio Giannone at 20:12
Come ai fighi più fighi, oggi mi è arrivata posta...ma non un pacco normale, ma una piccola busta dagli stati uniti e non dal primo pulcinella qualsiasi ma dall'NVIDIA!!!! Sapessero solo che non programmo giochi da svariato tempo...vabbè mi ha esaltato!

Altra novità...quasi acquisiti i biglietti per il wrestling! Quanti bambini vorrebbero andare al mio posto?!?! Ma ci andrò io!!! Vabbe spero di riuscire a mettere su un pò di foto dello spettacolo!

Ultima cosa...le mosche e i moschini mi stanno circondando! Non capisco!


 
posted by Fabrizio Giannone at 10:26
I miei migliori sogni a due amici che hanno deciso di sposarsi, a loro dedico questa canzone, sperando, un giorno, di riuscire a costruire qualcosa di vero! Siate felici! Siate felici tutti voi per Andrea e Katia...per chi i sogni li realizza.

'Non dimenticare che non so mettere virgole, che non so giocare a carte e odio i centri commerciali, che non soffro l'ansia di risultare vigile, che non ne ho bisogno per essere speciale...per questo domani ti sposo. Non dimenticare che son poche quelle cose vere che rimangono a brillare mentre corri in strade buie quando tutto sembra sbriciolarsi addosso e tu vai a fondo, basterà il pensiero per farti volare...per questo domani ti sposo, per questo domani ti sposo. E vinceremo le vigliaccherie di un che ci vuole sempre uguali, vedrai sarà piu facile dividere per due, saremo forse gli unici domani. Non dimenticare di cercare tra le nuvole quelle cose strane che ti fanno essere languida, quella strana proprietà chmostri nel commuoverti quando vedi un cane solo, in fondo ci somiglia un pò...per questo domani ti sposo. Non dimenticare che chi vuole tutto troppo spesso è finito solo nel contare le sue briciole, che ha rincorso il sogno di diventare uomo senza mai legarsi per paura di sbagliare ma.....per questo domani ti sposo, per questo domani ti sposo. E vinceremo le vigliaccherie di un mondo che ci vuole sempre uguali, vedrai sarà piu facile dividere per due, saremo forse gli unici domani. Ed entrerà la luce in questa casa, ci sembrerà più magico il destino anche se non c'è niente da scoprire troverai un motivo in più per esserci....domani....domani....domani...domani...'
 
mercoledì, novembre 02, 2005
posted by Fabrizio Giannone at 20:15
Ottima giornata,
lavorato come un caprone, come al solito fino ad un orario malsano, senza grandissime soddisfazioni. Continuo a ripetermi che cambierà...ma so che cambierà solo insieme al lavoro...di conseguenza non riesco ad aggiornare il blog con regolarità e con qualche post un pò corposo!
Rivista dakini (ieri sera), è sempre più bella! Peccato davvero vederla così poco...vabbè cambiamo discorso...
Fabiana è davvero I N C A Z Z A T A! La macchinina dei miei sogni!!!
Stasera si scende da Micol, così unisco l'utile (i biglietti per Barsa) al "dilettevole" (spiegarle come mai sono scomparso all'improvviso)...
Domani si chiama il tizio della macchina e ci si mette daccordo..non vedo l'ora di tirare fuori un sacco di soldi...

Cavoli i capelli se ne stanno andando via...forse pure i sogni!?

Semplicemente senza senso!
 
posted by Fabrizio Giannone at 07:08
Questa volta la settimana lavorativa inizia mercoledì. In realtà ho lavorato anche lunedì. Un giorno di ferie è servito solo a spaccarmi. Alla tv c'è l'oroscopo, come al solito dice che sono in forma e che è il mio giorno, io non mi sarei nemmeno alzato dal letto.

Pensiero del giorno...

Quando mi chiedono come sto, penso a dove vorrei essere, se ho finalmente trovato quello che cercavo, se non l'ho ancora trovato, se sto ancora cercando qualcosa da trovare...infine rispondo benissimo. E tu cosa pensi quando te lo chiedono?
 
martedì, novembre 01, 2005
posted by Fabrizio Giannone at 15:58
Grandissima serata! Direi da brava Cinzia!

Ho fatto un tuffo nel passato...serata già vissuta...stesse persone, o quasi, a tenermi la fronte. Sarebbe stato meglio andare a ballare al parciphal, io lo avevo detto. Così ubriaco perso, come non succedeva più da molto tempo, mi sono coperto di ridicolo provandoci a fuoco con una ragazza che mi ricorda troppo Valeria...e forse qualcuno di voi mi ricorderà per l'interpretazione da oscar durante una certa festa fatta sulle colline piemontesi...quanti anni saranno passati!?
Fatto stà che questa mattina ho dovuto rifarmi il letto e non a causa di una notte di fuoco passata con una donna..ma solo perchè ho litigato con il mio fegato.
Unico rammarico nessuna foto...ah, forse ho anche perso un'amica...peccato simpatica e ballava davvero bene! Chissà magari prima o poi mi rispunta!

Viva i sentimenti...quando ci sono...

Un'ultima cosa...sono già due anni che ci sbatto dentro...il prossimo anno vediamo di non festeggiarlo più halloween.
 
posted by Fabrizio Giannone at 11:44
Come tutte le cose, anche questa deve avere un inizio. Un blog, uno angolo privato, ma nemmeno troppo, dove dare uno spazio fisico alle richieste della mia mente. E si comincerà da qui, poche decine di caratteri senza un senso o un filo logico, come la maggior parte dei fragili pensieri prodotti da quella massa di un chilo (o almeno spero) tra le mie orecchie...senza paure...si va ad iniziare.

Ah, dimenticavo, quello nella foto è il mio pezzo di mexico!