lunedì, novembre 05, 2007
posted by Fabrizio Giannone at 10:28
Mi sono appena svegliato. Quello che riesco a vedere della casa è privo di mobili o accessori. Sono legato al letto. Sono stato svaligiato. Sicuramente da un Rumeno. Sul giornale ho letto che loro stanno concorrendo per arrivare al primo posto nella classifica delle rapine in casa. Deve per forza essere stato uno di loro. In qualche modo mi libero dalle mie catene. In bagno cerco di svegliarmi un pò. L'acqua calda stenta ad arrivare. Sospetto che qualche zingaro si sia abusivamente attaccato alle mie tubazioni. Anzi non ho dubbi. Raggiungo quello che resta della cucina. Che carino, lo straniero non è riuscito a rubare il mio carissimo LCD appeso al muro. Forse è stato disturbato da qualche altro rumeno intento ad altre delinquere. Accendo la televisione, uno di quei telegiornali nazionali è in onda. Giusto un servizio sulla Romania. Un non ben identificato ufficiale della polizia rumena viene intervistato. A sentire lui, nel suo paese non esistono nè rapine nè omicidi. Secondo l'autorevole fonte, ogni singolo delinquente rumeno è venuto in Italia attirato come un bambino lo sarebbe da un negozio di giocattoli dalla pratica impossibilità di finire in galera. Così dice lui. Ci rifletto. Deve essere per forza così. Lo dice la televisione! Perchè mai mentirebbe.
Scendo, per strada mille prostitute straniere degradano la mia città. Mi sento chiuso in gabbia. Continuo a pensare ai servizi della pubblica informazione. Colpa loro, colpa loro. Incontro un amico, guadagna mille euro al mese. E' precario. E' laureato. Arriva appena alla fine del mese. Si lamenta degli stranieri, del fatto che dovrebbero essere rispediti a casa.
Mi chiedo come sia possibile che una persona in quella condizione si lamenti di certe cose e non focalizzi la rabbia sui suoi veri problemi. Ma se la televisione gli ha insegnato così deve essere così. Colpa loro.
Cammino per la mia città e cerco di pensare. Continuo a non trovare alcun legame tra lo stato di misterioso imbarazzo economico in cui si trova l'Italia e gli stranieri delle nostre città. Ma devono essere stati loro. Non c'è dubbio. Poi succedevano le stesse cose negli anni venti, trenta e quaranta del secolo scorso...vuoi che non sia dinuovo così?