lunedì, luglio 24, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 07:57
Il lunedì. Nuovamente e inutilmente.
Oggi voglia di paternità. Come sempre la si scaccia, continuo a dirmi che è solo un modo di riempire quel buco che è qui. Il cuore.
Questa settimana è rimasto sotto sforzo, illusioni, mancanze e delusioni, arrivato al sabato si è semplicemente fermato. Non ha più motivo di battere. Ora sono qui a chiedermi perchè. Fino a poche settimane fa mi sentivo in prigione, non compreso, trattato male, con il mondo fuori a cercarmi, a morire dalla voglia di capire chi fossi. A fianco persone che allora non si curavano di me, fino a portarmi, trascinarmi per i capelli a comportarmi male per ritornare ad avere un sorriso, un gesto di interesse. Oggi quelle persone non ci sono più. Sono occupate a dare amore altrove. Oggi mancano. Come l'aria.
Continuo a ripetermi che è solo paura di stare solo, paura di dover reiniziare da un'altra parte. Quanto odio quei periodi di poca confidenza. Quanto odio quella sensazione che si ha quando non si sa chi sia la persona con la quale si condivide il letto. Il sesso. L'amore. Vorrei urlare, piangere, scappare, scomparire. Solo male e odio quello che si è fermato qui. Estrema violenza. Cattiverie. Mi sento dinuovo nudo, indifeso, stanco. E in tutto questo la soluzione...un figlio, un tattuaggio, un appartamento. Perchè non riesco a crescere. Affrontare il dolore della vita. Perchè sono in un ufficio e l'unica cosa a cui riesco a pensare è che vorrei piangere?
Ho bisogno di aiuto e non so a chi chiederlo. Per ora piango.