venerdì, agosto 25, 2006
posted by Fabrizio Giannone at 10:06
24 Agosto 2006
Ore 18:30

Sono agitato. Avrò fumato un centinaio di sigarette in 15 minuti e mi sono praticamente mangiato le dita; ora ho le mani come un tedesco, hai presente quegli esseri che sembrano avere piccole salcicce al posto delle falangi? Solo che le mie sanguinano.
Fra un pò tocca a me. La biondina deve solo fare un ritocchino. Io penso a come sarà dopo. Per tutti alla fine è solo uno scarabocchio, un vezzo estetico. Per me è un cambiamento. Molto più di un simbolo. Ho sempre avuto paura dei passaggi e questo lo è decisamente. Tremo.
Cazzo il mio nome! Entro. Mi fa leggere un foglio sul quale c'è scritto che mi potrebbe cadere il braccio, che potrei morire tra atroci dolori...ma la scelta dei termini su questa specie di contratto dovrebbe tranquilizzarmi. Non ci riesce. Trovo una piccola x. Firmo.
Altro foglio. Sono magiorenne? E se si, dimostro di esserlo? Non saprei, probabilmente no, ma sfortunatamente i miei genitori non ci sono...penso non sarebbero mai venuti. Firma anche qui. Vicino alla dicitura posizione sul corpo segno: avambraccio DX. Uno dei miei migliori amici.
Mia sorella è agitata come me. Sono contento sia qui con me. Fumiamo l'ultima sigaretta. Scelgo il font delle lettere. Chiller. Segno la posizione di quattro iniziali sul disegno che ho portato: A ad est, S a sud, L a ovest infine F a nord. I miei punti cardinali, il posto da cui vengo. La sigaretta è ormai terminata.
Passiamo oltre, il restrobottega. Una piccola stanza mi attende, illuminata da una luce artificiale; la mancanza di finestre mi innervosisce. Sui muri mille disegni di mostri accelerano le paure. Un piccolo tavolo lungo la parete principale è ricoperto da mille attrezzi e dai loro accessori, ma la stanza è dominata da una sedia al proprio centro. Non ho mai visto la sedia di una ginecologia, ma la mia fantasia mi fa correre lì. Ripeto in fondo è solo uno scarabocchio. Già. Uno scarabocchio.
Depilazione dell'avambraccio destro. Lavaggio con alcol. Sottile strato di una sostanza che mi ricorda la vaselina e di conseguenza un periodo passato. Si inizia, ora non si torna più indietro.