domenica, aprile 22, 2007
posted by Fabrizio Giannone at 18:06

Fermo. Un posto qualsiasi della Polonia. Presto nella mattina come direbbe un inglese. Troppo presto come direbbe un italiano. Nell’ipod Chriss Cornel grida sempre più.

Sono seduto da circa mezzora su una bobina di cavo, discretamente impolverata, senza ormai più sensibilità dalla cinta in giù. Poco importa. Di fronte ho una linea che dovrebbe produrre 22000 bottiglie l’ora; nell’ultima ne ha prodotte poco meno di cinquemila. Importa ancora meno. Continuo a fissare Iva, sempre che così si scriva il suo nome. Penso che anche questo tipo di iva si possa scaricare. Ne rido di gusto. Ogni tanto si avvicina e mi dice qualcosa di incomprensibile che per lei dovrebbe essere inglese. Grazie a Dio è nata con gli occhi azzuri e con il culo più bello che si sia mai avvicinato al mio inguine.

Stop. Anche, anzi soprattutto, le cose belle hanno una fine. Si avvicina il giorno del ritorno a casa, sempre che prima non debba fare un salto a Jerez. Le mie vacanze in cammino verso Santiago sono ormai saltate, da rimandare a data da destinarsi, ma meglio così; poco bisogno di meditare. Ora ho voglia di ritornare. Si ritornare. Verso il mio spazio, quello che con tanta fatica ho iniziato a ritagliarmi, fatto di preoccupazioni per quel vuoto che per ora è solamente abitazione. Forse si chiama stanchezza o bisogno di fermarsi per un po’. Le pile stanno nuovamente per finire. Tutto qui.

In questo momento qualche migliaio di litri di succo di frutta banana e cocco, dodici mila per la precisione, stanno diligentemente uscendo da qualche decina di dosatori volumetrici per finire in tante bottiglie da un quarto di litro. Come soldatini si incanalano su dei nastri trasportatori, che dopo averle portate a vestire con una graziosissima etichetta, le spareranno a casa di qualcuno che ancora non sa come si fanno i succhi di frutta. Io da qualche anno li bevo solo in compagnia di superalcolici. Ma almeno questo io lo so.

La macchina che dovrei far andare ha deciso che non gli sono simpatico. Da ormai qualche ora non escono due bottiglie due con lo stesso livello di liquido. Chiaramente non va. In qualche modo per martedì tutto deve essere perfetto. Ma non me ne preoccupo. Per ora continuo a far volatilizzare migliaia di euro al minuto al cliente. Poi aggiusterò tutto e mi fermerò. Già, fermo.