mercoledì, maggio 16, 2007
posted by Fabrizio Giannone at 09:56
Seduto sul terrazzo della vita osservo la mia città camminare lentamente. Il cielo sembra sanguinare trafitto da stiletti di luce, attraversando le poche nuvole che fermano lo sguardo. I pensieri diventano fluidi. Ricchi e colorati. Il vino nero che ricorda un compagno, mi sorride con mille sfumature. Sereno.
Ricordo gli amici. Gli amori. Irrispettosi gli occhi vagano tra le persone sconosciute. Le sento camminare, le accarezzo di nascosto, me ne arricchisco. Torno al cielo, torno ad Addio alle Armi. Torno.

Neri quei giorni che passano senza di te
Quasi convinto che in fondo sia meglio così
Allentare la presa per merito di
Chi mi consola ed esorta alla rinuncia
Ma la pelle rigetta quel sorriso che
Trapiantato da bocche riverenti
No, lo sai non funziona su di me
Ostinato a ripetere tra i denti

Brucia ancora che prima o poi ritornerò
Conservo di nascosto sempre lo stesso smalto
Non temere zeta reticoli on my mind
Aspetterò il momento per un migliore slancio