giovedì, novembre 17, 2005
posted by Fabrizio Giannone at 09:16
Giovedì. Mancano ancora 3 giorni. Ma con la testa sono già proiettato al fine settimana. Il mio compleanno. Sono 27 stavolta, e li sento davvero; se mi guardo indietro, ad un anno fa, le cose sono davvero cambiate. Le facce, le situazioni, i sentimenti, i propositi, le prospettive.
Confusione. A volte mi sembra di essere fermo, di non riuscire ad evolvere, quante volte in compagnia si dice "sono passati 10 anni e siamo sempre qui". In realtà io non sono più lì, non mi riconosco più nel ragazzo di 10 anni fa, ma neanche in quello di ieri.
Fame. Di quante briciole mi sono nutrito fino a oggi? Non mi sento sazio di vita! Certo ho conosciuto la parte vera di alcune persone, ne ho toccate altre, ma la coperta mi sembra sempre corta, dormo sempre in un millimetro di letto. E' ora di chiedere all'altra persona di spostarsi, ci sono pure io ed il letto è abbastanza grande per entrambi!
Vita. Ne ho bisogno. Ci sono giorni, come questo, che tutto mi va stretto, il lavoro, la famiglia, il cuore. Vorrei correre, scappare. Lontano. Da Acqui, da Nizza, da mamma e papà, da me stesso, dalle persone nel mio cuore.
Milano. Devo andare, tornare? Sta lì. Sospeso. Come queste parole, isteriche, acide, sconclusionate. Devo rimettermi in gioco? Rinunciare alle certezze di questo posto di lavoro, tornare alla vita in bilico, quella che ti offre più brividi e soddisfazioni o sedermi qui. Continuare ad aspettare, aspettare, aspettare.
Cuore. Batte ancora, sempre più lento. I sussulti diminuiscono. Le persone si comportano esattamente come mi aspetto. Voglio ancora meravigliarmi. Voglio risvegliarmi dalla parte giusta del letto. A sinistra.
27. Non sembrano forse dalla mia faccia, ma ci sono tutti. Qui dentro a me. Le delusioni, i dolori, le gioie, le difficoltà, le vittorie e le sconfitte. Il fegato. Spero di festeggiare con voi, spero di ricordarmelo. Spero ve lo ricorderete.