giovedì, novembre 24, 2005
posted by Fabrizio Giannone at 20:17
L'altro giorno sfogliavo un vecchio diario, risalente al primissimo anno di università, al periodo della mia più importante storia, cercavo nel passato le tracce di un mio movimento. Le pagine si susseguivano abbastanza piatte, solite seghe mentali sull'infedeltà della persona amata (poi rivelatesi tutte fondate...), sull'incapacità e sulla paura di non essere al passo...fino a quella pagina. Solo un particolare in mezzo al nulla più totale, il nulla partorito dalla mente immatura di un ventenne. Una lista. Le 100 cose per le quali valeva vivere...

° il gelato
° il sesso
° il sesso e il gelato
° i colori
° l'aria fresca che accarezza il corpo dopo il sesso
° la musica
° il ballo
° il brivido del tatto della persona amata
° un giro solo in macchina
° le tette
° il sudore sul sedere dopo il sesso
° il sudore dopo il sesso nell'angolo dietro le ginocchia
° le fossette sopra il culo delle donne
° gli sguardi
...

e via così, per alcune paginette di quel striminzito quaderno-diario, non in quest'ordine, ma con un unico (o quasi) filo conduttore. Il sesso.
Sono passati anni, secoli praticamente. Ma nulla è diverso. Il sesso continua ad essere la batteria della mia vita. Il mio modo per scambiare qualcosa, per toccare qualcuno. Il sesso.
Ora inizio a chiedermi se le mie storie d'amore abbiano sempre ruotato intorno a questo debole pivot. Ogni volta veniva a mancare lui, la storia si sgretolava, dando colpa ai litigi, alle gelosie...ma alla fine mancava solo lui. E' strano, non una sola ragazza mi ha chiesto se era solo per il sesso che stavo lì piuttosto che da un'altra parte, ho sempre negato. Ma ora il tarlo si è insinuato...
Però continuo a pensare che ne vale la pena!
 



1 Comments:


At 4:52 PM, Blogger Luis

eviva (con una "v" sola) la gnocca...